giovedì 19 aprile 2012

Miserabili Senza Volto


Continua alla Taverna i Miserabili, via Santa Giulia 3/B di Torino, il percorso di mostre personali a cura di v-ars visualartspace

È il turno di "Vale", progetto di Serena Inturri per la prima volta in mostra a Torino sabato 21 aprile dalle 19.00 in poi. 



"Vale", il progetto.
Un incontro qualunque.
Senza volto. Senza sesso. Senza età.

[LAT.] Vălĕo, lŭi, lĭtum, ĕre (v. intr. II coniug.) || essere in forze, essere forte, aver vigore; essere in buona salute, essere sano. Vale [imperat.] come saluto d'addio o di congedo (Cic.): sta' bene, addio; come espressione di rinunzia, spregio, disdegno (Ter.)addio, va! Vattene in pace! 
[SPA.] Vale \bále\ (inter.) || Bene! D'accordo!

La Taverna i Miserabili  
Da fuori la Taverna i Miserabili sembra un semplice bar di zona con un piccolo dehor, ma quando si entra si capisce subito che c'è qualcosa in più. L'atmosfera dei locali, l'attenzione ai dettagli, alla musica e ovviamente alla buona cucina sono solo alcuni elementi che la caratterizzano, il cui nome ci rimanda al romanzo di Victor Hugo pubblicato nel 1862, I miserabili (Les Misérables) nel quale i personaggi, che provenivano tutti dai bassifondi erano resi sublimi dall'autore.

Da giugno dello scorso anno poi, la Taverna ha preso una direzione ben precisa: dare uno spazio a giovani artisti che avessero il desiderio di esprimersi. L'ha fatto proprio con noi di v-ars, quando questo collettivo non esisteva ancora, in occasione di LOV #3, Vanchiglia Open Lab, ospitando Viaggio su Vegan di Serena Inturri e Armando Cervetti e poi ha continuato con molti altri eventi.

Da un po' di mesi a questa parte, la Taverna ha una marcia in più. Il titolare, Marco Freguglia, si avvale della collaborazione di Alessandro Argenio, un giovane e promettente designer e blogger che si occupa di curare tutti gli eventi d'arte. A lui è affidata la selezione dei progetti, la programmazione degli eventi e la comunicazione. 

Vale la pena quindi fare un giro alla Taverna i Miserabili e se lo farete sabato 21 aprile alle 19.00 ci saremo anche noi!


Contatti
Indirizzo: Via Santa Giulia, 3/G - Torino (TO)
Telefono: 011 - 8390028
Web: http://www.tavernaimiserabili.it
E-mail: tavernaimiserabili@gmail.com
Orario: lun 7:00-15:00 mar-sab 07:00-23.00
Chiusura: domenica e lunedì a cena

lunedì 16 aprile 2012

Come Quando Fuori Piove

Si può parlare di fotografia senza parlare di fotografia? Quanto è sottile la linea che separa la pittura e la fotografia? L'iperrealismo di Gregory Thielker risponde in parte a entrambe le domande. Gegory Thielker è principalmente un pittore, ma tra le sue opere si annoverano anche svariati e interessanti reportage fotografici. E' forse proprio questo connubio a dar vita alle sue visioni iperrealiste, dipinti che sembrano fotografie e che lasciano a bocca aperta, increduli che non lo siano.

In-between 2008 oil on panel 11 x 14 inches
L'autore, che oggi vive tra Washington e New Delhi, porta avanti veri e propri progetti di immagini e poi li raccoglie in serie. I quadri della serie Under the Unminding Sky, sono realizzati a olio su tela e rappresentano la visione di un guidatore che osserva il mondo attraverso il parabrezza della sua auto, spesso bagnato dalla pioggia.

Al termine del progetto, sul suo sito, l'autore spiega: "Uso l'acqua sul parabrezza per creare un effetto sfocato sull'ambiente che vediamo: al tempo stesso questo esalta e oscura la nostra visuale. Le prospettive diventano scivolose e compresse, mentre le forme e i colori si fondono, le une nelle altre. 
Indago inoltre la relazione tra la superficie e la profondità, tra l'essere piatto e trasmettere un'illusione. Queste immagini nascono da esperienze reali e hanno una relazione molto stretta con la pittura: la loro fluidità, trasparenza e capacità di sovrapporsi, mischiarsi e fondersi". 

Complete Stop  2008  oil on canvas  36 x 48 inches
Route 7  2006  oil on canvas  36 x 48 inches
Trace  2008  oil on panel  11 x 14 inches


Informazioni sull'autore
http://www.gregorythielker.com/
http://thielkerstudio.blogspot.it/
http://www.gregorythielker.com/Info/info.html





venerdì 13 aprile 2012

Briciole di PWF3

Si è conclusa domenica 1 aprile la terza edizione del festival torinese Play With Food e come ogni abbuffata degna di questo nome ciò che rimane è il ricordo dei sapori, dei profumi e naturalmente... le briciole.


Pubblichiamo qui di seguito alcuni scatti di Armando Cervetti dell'allestimento e di alcune opere e ringraziamo in modo particolare tutto lo staff di Play With Food e dei Cuochivolanti per averci dato l'opportunità di partecipare attivamente all'evento, nonché tutto lo staff dello spazio Qubì. Un grazie speciale a tutti gli amici che sono passati a trovarci la sera dell'inaugurazione!


L'allestimento allo Spazio Qubì di via Parma 75/C







Gli Eatable Jewels di Daniela Cavallo





Le Pulp Stories di Tomato Ketchup 




Le lampade di George F. Kaplan nell'ambito del progetto TO.LAIT.IT 



giovedì 5 aprile 2012

Dietro lo specchio


Watching you watching me è il titolo del progetto fotografico della svedese Moa Karlberg. Sono scatti presi dietro a uno specchio, da un lato trasparente dall'altro riflettente. Un progetto al limite della legge, quantomeno per noi italiani.




"Ho scattato queste foto attraverso uno specchio trasparente dal mio lato e riflettente dal lato in cui passavano le persone. I soggetti ritratti erano inconsapevoli della presenza della macchina fotografica al di là del vetro. In questo modo sono riuscito ad ottenere scatti spontanei di uomini e donne che stanno guardando se stessi allo specchio", ci spiega Moa Karlberg, sul suo sito e aggiunge: "Dato che le immagini sono state scattate in spazi pubblici, in Svezia, dove le leggi sono generose con giornalisti e artisti, sono libera di pubblicarle a mia discrezione.





Ma in quanti forum e pubblicazioni i singoli individui ritratti potrebbero sentirsi insultati? Watching you watching me è un tentativo di generare un dibattito sull’etica e le leggi che ruotano attorno alla fotografia e al ruolo di fotografo".




Moa Karlberg è nata nel 1984 a Stoccolma e tuttora vive nella capitale svedese dove lavora come fotogiornalista per giornali e riviste.